Il campo di conoscenza che ci accingiamo a trattare, quello della parola come messaggio, preghiera, canto spirituale, mantra, secondo la tradizione dell'India, è argomento immenso e antico nella sua portata e nelle sue implicazioni. Per tali ragioni cercheremo di offrire un approccio il più aperto e completo possibile attingendo a quanto ci è stato donato sull'argomento da Sri Aurobindo e dalla Madre.
Ogni cosa in natura basa il suo funzionamento e la sua esistenza su una vibrazione propria e una propria coscienza, con una gamma di frequenze che va dallo zero assoluto o vuoto, fino a all'infinito.
La nostra scienza fisica pone queste vibrazioni in un “momento spazio-temporale” definendole frequenze (cicli/secondo). La gamma dei suoni udibili da noi esseri umani si pone fra i 20 e 20.000 Hertz; oltre questa gamma abbiamo gli infrasuoni e gli ultrasuoni.
Ma qual è la qualità e il potenziale ai fini della nostra coscienza di queste vibrazioni, in special modo per quelle frequenze che ci riguardano più da vicino nel campo dell'udibile? Cosa è racchiuso in questi suoni e quali livelli interiori consci, subconsci e superconsci possono toccare?
Ogni emissione sonora ha una sua particolare collocazione, formazione e funzione in natura. Essa, nella sua essenza, è utilizzata come processo di comunicazione esteriore in base ad una simbologia di significato definito nello scorrere dei millenni come processo evolutivo e di mutazione della creazione per la totalità delle specie viventi.
Per quanto concerne l’essere umano, si è potuto rilevare che la capacità di analisi e di sintesi dei suoni è già presente nel bambino prima ancora che inizi il linguaggio. Il neonato viene al mondo con una specie di sensibilità essenziale sia verso il ritmo che per l’intonazione. E' stato infatti dimostrato che il feto reagisce in modo distinto al battiti cardiaci della madre ed alla voce dei genitori.
Il feto percepisce quindi come rumori di fondo oltre al battito cardiaco e la voce della madre, quelli generati dalla respirazione, dalla circolazione del sangue, dai movimenti intestinali ecc.
Le ricerche sugli ultimi mesi di gestazione del nascituro hanno mostrano che il bambino si trova di fatto immerso in un “bagno sonoro” e che esso tenderà a dare un significato particolarmente positivo al riproporsi di quei suoni prenatali in ciò che udirà dopo la nascita.
Con la crescita ed il consecutivo sviluppo mentale si evidenzieranno una progressiva evoluzione nella capacità di linguaggio e comunicazione con la conseguente sedimentazione nel subcosciente di queste primissime esperienze.
Da un punto di vista più evolutivo si può affermare, che ogni suono cela in sé un significato segreto nella magia della comunicazione a tutti i livelli, su ogni piano di coscienza e per ogni particolare finalità.
Fin dai primordi, l’essere umano, nella sua aspirazione verso la divinità e nel tentativo di richiederne i favori e la grazia, ha concepito simboli e formule verbali da utilizzare nei propri riti di propiziazione. Esso associava a movimenti gestuali, figure simboliche e moti verbali pronunciati con appropriata enfasi. Prendevano così forma le preghiere, i canti, le lodi vocali che nel tempo hanno generato un potente e vasto patrimonio di parole dalla vigorosa vibrazione spirituale, che hanno impregnato con le loro qualità quella che oggi chiamiamo la "realtà sottile" o interiore dell'essere umano.
Si è potuto così realizzare un substrato di potere della comunicazione per mezzo del suono, elevandolo dalla sua forma primordiale, spontanea ed istintiva, verso piani più alti e potenti, attingendo da questi più vasti e profondi livelli, alla sacra coscienza della divinità. Infatti è proprio questa sacralità di comunione, a mezzo del suono, maturata nel tempo, uno dei mezzi con i quali l’essere umano può realizzare un cosciente contatto con il “Divino" al di là della propria coscienza.
A questo punto della trattazione possiamo porci la domanda: può un semplice suono trasformarsi in un veicolo di elevazione spirituale?
Dando per assunto che ogni suono ha una sua propria peculiarità, che mentalizzata può simboleggiare e generare un proprio impulso sacrale, dobbiamo precisare che l'energia sacra di certe tipologie di suoni può mettere radici solo in un substrato umano di alta aspirazione e purezza. Se ciò si verifica potremo affermare che un suono da veicolo mentale per un dato significato, può divenire un’onda portante di verità dal valore spirituale nettamente superiore.
Nella nostra vita di persone e ricercatori, molti suoni mantrici ci sono stati donati da potenti esseri spirituali. Noi, troppo abituati a rispondere agli stimoli esteriori, possiamo utilizzare questi mantra come aiuto a salvaguardia della nostra integrità, per accrescere la nostra energia spirituale, alfine di raggiungere più facilmente e velocemente la fonte interiore in noi dove risiede l'essere psichico, la nostra anima, il Divino.
OM
OM è il mantra, il suono-simbolo espressivo della Coscienza del Brahman nei suoi quattro piani, dal Turiya al piano esteriore o materiale. Un mantra serve a creare nella coscienza interiore vibrazioni che la preparano alla realizzazione di quanto il mantra simboleggia e si presume che porti realmente in sé. Il mantra OM dovrebbe quindi portare la coscienza ad aprirsi alla visione e alla percezione della Coscienza unica in tutte le cose materiali, nell'essere interiore e nei mondi sovrafisici, nel piano causale al di sopra, che ora per noi è supercosciente, e infine alla suprema trascendenza liberata al di sopra di tutta l'esistenza cosmica, che è generalmente l'obiettivo principale di chi usa il mantra.
In questo yoga non c'è un mantra prestabilito, né si dà particolare importanza ai mantra, benché i sadhaka possano usarne uno se, o finché, lo trovano d'aiuto. Si pone piuttosto l'accento su un'aspirazione nella coscienza e su una concentrazione della mente, del cuore, della volontà e di tutto l'essere. Se un mantra è d'aiuto per questo, lo si usa. OM, se usato nel modo giusto (non in maniera meccanica) potrebbe favorire benissimo tanto l'apertura verso l'alto e verso l'esterno (verso la coscienza cosmica) quanto la discesa.