Per non dimenticare......
Per riassumere.... |
L'organizzazione sociale ad Auroville 6-11-2006 |
Domande su Auroville 21-5-2006 |
Il mio nuovo nome spirituale 19-4-2006 |
Ricordi lo tsunami? 16-3-2006 |
Il sito web - www.auroville.org 16-3-2006 |
Dipinti per Savitri 16-3-2006 |
Newcomer - I miei primi giorni ad Auroville 5-11-2004 |
La comunità Adventure 2004 |
Le mirabolanti avventure di un newcomer 2004 |
L'organizzazione sociale ad Auroville |
Il primo obiettivo dei pionieri di Auroville, quasi 40 anni fa, nel 1968, fu di rendere abitabile questa collinetta semidesertica, senza alberi né vegetazione e dalla cima della quale, a meno di 200 metri di altezza, si poteva vedere il mare distante 7 chilometri. Adesso si stenta a credere a ciò che appare: la collina è lussureggiante di foresta tropicale e le abitazioni scompaiono tra il verde, gli alberi ed i fiori. Il Matrimandir, tempio del silenzio e della meditazione, che nel progetto della Madre doveva essere il “simbolo della risposta del Divino all’aspirazione umana alla perfezione” è stato il primo essenziale progetto di Auroville, ed è ora ormai in via di completamento. |
Oggi per gli Aurovilliani è giunto il momento di cimentarsi con gli obiettivi più ambiziosi che questa città-laboratorio sperimentale per il futuro del pianeta e dell'umanità si è posta. Come organizzare la libera e pacifica convivenza tra persone di diverse lingue, diverse culture, diverse tradizioni economiche, politiche, sociali e religiose? Come creare quella "unità nella diversità" che è l'obiettivo finale? Al momento Auroville, la città che "non appartiene a nessuno in particolare, ma all'umanità in generale", è una enclave abbastanza indipendente in territorio indiano, nello stato del Tamil Nadu, a pochi km di distanza da Pondicherry, ex colonia francese nel periodo in cui l’India era colonizzata e governata dall'Inghilterra. Matrimandir | ![]() |
![]() | Pur essendo sottoposta alle leggi del governo indiano, Auroville gode di uno status particolare, che forse sarebbe stato difficile ottenere in un altro Paese. Noi residenti ad Auroville siamo considerati lavoratori volontari a titolo gratuito, ci viene concesso un visto annuale rinnovabile (a differenza del visto turistico semestrale), valido solo per vivere e lavorare qui, senza retribuzione. Naturalmente il principio è quello di offrire il proprio lavoro per la comunità, e riceverne la maintenance, cioè i mezzi per vivere, quali vitto, alloggio e i generi di prima necessità.
Town Hall |
Al momento i residenti Auroviliani sono circa 2000, e il massimo organismo legislativo e deliberativo è l'Assemblea dei Residenti (Residents’ Assembly) che si riunisce quando opportuno o necessario. Le decisioni sono prese dopo ampie consultazioni e dibattiti sia verbali, sia epistolari via internet. Se le questioni sono complesse si ricorre anche ai sondaggi, ai questionari, ecc., e si nominano dei "Gruppi di lavoro" che si occuperanno in maniera più diretta e responsabile dei vari problemi/progetti. I più importanti tra questi sono l’Auroville Council , il Working Committee, l’Economy Group, l’Entry group, eccetera. Le decisioni dell'Assemblea dei Residenti passano attraverso il "filtro" del Governing Board, una specie di "Comitato di saggi" nominato dal Governo Indiano, che trasmette quanto di competenza del Governo Indiano per la sua ratifica che verrà resa operante ad Auroville dal "Segretario" della "Auroville Foundation". Town Hall - La reception | ![]() |
![]() | Esiste anche un altro organismo molto importante, The International Advisory Council, si tratta di un Consiglio Consultivo Internazionale composto da 5 persone di chiara statura internazionale nel campo della pace, della convivenza e del progresso verso l'unità dei popoli. Generalmente sono membri dell'UNESCO, della Comunità Europea o di quel mondo giornalistico, culturale, internazionale particolarmente sensibile ai temi dello sviluppo dell’umanità, di cui anche Auroville è partecipe.Questo consiglio ha la duplice funzione di "consigliare ed assistere" gli Aurovilliani, di smussare eventuali angoli nei rapporti con il Governing Board e il Governo indiano, e di promuovere a livello internazionale la conoscenza di Auroville e dei suoi ideali. Town Hall - Interno |
In pratica Auroville, specialmente in questo momento, è una fucina di idee e di dibattiti su come debba essere concretamente organizzata la convivenza e la rappresentatività sociale delle tante anime di questa città, Riconosciuti i limiti della rappresentatività "democratica", siamo alla ricerca di qualcosa di meglio che finalmente porti alla "Divina Anarchia" che è l'obiettivo dichiarato di Auroville per quanto riguarda l'organizzazione sociale.
Town Hall - La reception con vista sul Matrimandir | ![]() |
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SAWCHU - Il Centro Mondiale Sri Aurobindo per l'Unità Umana |
Ma Divina Anarchia significa prima di tutto una maturità e una consapevolezza personale dei propri diritti e dei propri doveri verso la collettività, e poi la ricerca di mezzi di decisione in comune che rispettino anche le minoranze, fino alla volontà del singolo. L’obiettivo ideale sarebbe quello di raggiungere quel "consensus" spontaneo, quell’adesione unanime e volontaria alle decisioni collettive, quell’approvazione che deriva dal senso dell’unità, della comune aspirazione, della visione ampia, della fiducia, dell’abbandono interiore. La buona volontà di tutti qui però si scontra spesso con il "perfezionismo" o l'individualità del singolo, e il non voler travalicare nessuno o lasciare nessuno indietro (o in avanguardia) in questo processo collettivo, fa dilatare i tempi decisionali e attuativi. Inoltre, quella che numericamente è una comunità poco più numerosa di un "condominio" si trova a dover elaborare e prendere decisioni sempre innovative nei campi più disparati e complessi, da quello legislativo a quello economico, dall’ organizzazione del lavoro, alla delibera esecutiva o giudiziaria. Nella progettazione dei "padiglioni internazionali”, nella zona internazionale , ci si è ritrovati persino a ridefinire concetti quali quello di "cultura". E poi quelli di, "unità produttive”, “equa re-distribuzione delle risorse e degli introiti”, ecc. ecc. Anche le decisioni spicciole, quelle quotidiane, ma pur sempre importanti, muovono dalla ricerca di risoluzioni "illuminate"…tanto i conflitti personali quanto quelli istituzionali. |
E' per questo che si è venuta sviluppando una miriade di "Gruppi di lavoro" o "di sperimentazione" o talvolta semplicemente "di esplorazione" su come procedere in un determinato campo o settore:.. costringendo ciascuno di noi ad una mole di lavoro sia diretto, con la partecipazione a qualcuno di questi gruppi o comitati, sia indiretto, tramite il semplice "tenersi informati", attraverso la stampa, il dibattito interno via intranet, le e-mail e qualsiasi altro mezzo. E' facile a questo punto avvertire la frustrazione dei tempi lunghi, delle incomprensioni, talvolta l'affiorare di pregiudizi o semplicemente di diversi punti di vista insabbiano il dibattito, pronto a riaffiorare a distanza perché comunque necessario. Fioriscono esperimenti di “dialogo profondo” , piattaforme di libero dibattito e “sharing”. Talvolta qualcuno temporaneamente si mette in disparte, chiede a sé stesso e agli altri una pausa di riflessione e si concentra di più su altri aspetti della propria vita. Ma nel complesso, come dicevo prima, si muove dentro e fuori di noi un continuo intenso lavoro, la ricerca di soluzioni ambiziose, l’impulso al superamento dell'ego, l’aspirazione ad una sintonia più sottile con gli altri, non solo fisica e mentale o affettiva, ma anche spirituale. Riconoscere che "tu sei in me, io sono in te" e che le nostre differenze estemporanee sono solo sovrastrutture temporanee ed illusorie. Nella pratica diventa un esercizio di grande impegno, ma anche di grande gioia e soddisfazione ogni volta che si riesce ad abbattere qualsiasi piccolo "muro" di separazione tra il sé e l'altro. Il fatto che negli ultimi mesi ci sia stata una crisi di rappresentatività da parte di questi gruppi, che per varie ragioni non sarebbero stati del tutto trasparenti nella loro comunicazione con la comunità, sta portando ad un tentativo, in verità necessario, di ristrutturare l’intera organizzazione legislativa, esecutiva e giudiziaria di Auroville; organizzazione che dovrà esser pronta a fronteggiare la crescita esponenziale che ci si attende, quando si saranno creati i presupposti, anche abitativi, per i futuri Auroviliani. Lo so, è un tema molto complicato e spinoso, un’altra sfida a trovare soluzioni coraggiose, lungimiranti ed illuminate, certo con la guida di Sri Aurobindo e Mère che hanno dato importanti indicazioni, che sta a noi mettere in pratica adeguandole alle necessità presenti e future. Manohar Auroville, 6 novembre 2006 |
Domande su Auroville |
Cari amici, Questa volta vi allego la traduzione della mia risposta ad alcune domande che mi sono state fatte, quale webmaster del sito web di Auroville, da uno studente svedese. Penso che le risposte possano soddisfare qualche curiosità anche per voi.
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“Mi chiamo Karl, scrivo dalla Svezia. Ho trovato grande interesse in Auroville e ne ho fatto l’oggetto di una ricerca a scuola. Ci sono alcuni particolari che mi piacerebbe approfondire, e sarei grato se tu mi potessi aiutare rispondendo ad alcune domande.” Caro Karl, innanzitutto vorrei sottoporre alla tua attenzione due versi dal poema “Savitri” scritto da Sri Aurobindo che costituiscono, secondo me, in qualche modo una risposta alle tue domande: “Al di là delle latitudini e longitudini della terra, Detto questo, proverò a rispondere alle tue domande, come una specie di esercizio divertente, esponendo le mie opinioni personali, come sarebbe per chiunque, qui in Auroville
Qual è la vita quotidiana per un abitante di Auroville ? Da ogni Aurovilliano ci si aspetta che lavori per almeno 5 ore al giorno, incluse le domeniche, facendo qualcosa di utile per la comunità. Questo lavoro può essere svolto sia nel proprio campo di competenza ed esperienza, che in qualsiasi altro campo di propria preferenza. Poi, ciascuno si prende cura della propria crescita spirituale e fisica, attraverso lo yoga, il t’ai chi, la meditazione, lo sports o altre attività a seconda delle proprie preferenze.. C’è anche un’attiva vita culturale attraverso mostre, spettacoli, musica, teatro, cinema, danza, ecc.
Avete dei “libri sacri” in cui credete, o dei libri che vi dicono in che modo vivere? Gli ideali in base ai quali Auroville fu fondata il 28 febbraio 1968 si basano sui pensieri e gli scritti di Sri Aurobindo, il cui lavoro fu poi portato avanti dalla Signora francese di nome Mirra Alfassa, alla quale qui generalmente si fa riferimento come “La Madre”. Ci sono moltissimi libri a cui fare riferimento. Il nostro sito offre una guida per iniziare, nelle pagine http://www.auroville.org/vision.htm e http://www.auroville.org/vision/sriauro.htm. Come si pone Auroville rispetto al resto della società che non e’ coinvolta nel vostro progetto ? Secondo me, Auroville vuole dimostrare al resto del pianeta che un diverso stile di vita è possibile, che l’evoluzione del genere umano non deve necessariamente andare verso la decadenza ed il progressivo sfruttamento ed impoverimento del pianeta terra, che si può vivere in armonia. Questa è la nostra sfida quotidiana, e non è facile, non è più facile qui che in ogni altro posto, ma la differenza consiste nel fatto che qui in Auroville un gruppo di persone, arrivate da tutte le parti del mondo, stanno tentando insieme un esperimento per il futuro del genere umano, pur portando con sé la propria cultura, lingua ed esperienza, i pregi e i difetti, le forze e le debolezze, ma con l’intenzione di mettere tutto ciò in un calderone comune e condividerlo con gli altri, cercando di andare avanti in una “Unità nella diversità”. Qual è il vostro proposito con Auroville ? Penso di aver parzialmente risposto a questa domanda nella precedente, ma posso aggiungere che Auroville cerca di collaborare e cooperare con tutti i movimenti positivi che operano appunto nella direzione dell’Unità nella Diversità, che stanno fiorendo un po’ dappertutto nel mondo. La nostra attività è riconosciuta dall’Unesco, dal Governo dell’India, dalla Comunità Europea e da molte altre istituzioni ufficiali. Ma ci colleghiamo anche con altre iniziative ed eventi che si susseguono nel mondo, come con la recente celebrazione del “Giorno della terra”, con il movimento degli Eco-Villaggi, e proprio in questi giorni, con una proposta di partecipare in un futuro “Planet Embrace Festival”. Il nostro intero sito web http://www.auroville.org è dedicato ad illustrare le varie attività di Auroville, mentre http://www.auroville.info e http://www.auroville.com ne coprono altri aspetti, come la pianificazione architettonica e l’aspetto economico di questo esperimento. Per uno sguardo d’insieme veloce, sono utili anche le gallerie fotografiche: http://www.auroville.org/gallery/index.htm Esiste un simbolo di Auroville ? Puoi visitare la pagina http://www.auroville.org/vision/avsymbol.htm Ci sono dei rituali che usate ? Se per “rituali” si intendono “abitudini”, allora ti posso dire che visitare l’anfiteatro dove avvenne l’atto di fondazione di Auroville e al cui centro si trova l’urna in marmo a forma di bocciolo di loto contenente manciate di terra portate qui da tutti I paesi del mondo, e visitare il Matrimandir che è l’“Anima della città” proprio al suo centro, sono momenti di concentrazione e meditazione individuale e, in alcune occasioni, collettiva. In ogni caso, non li definirei “riti”, perchè costituiscono sempre una scelta individuale nella forma e nei tempi, piuttosto un “punto di riferimento”. Vedi anche: http://www.auroville.org/thecity/matrimandir/mm_main.htm Ma Auroville e’ una religione, o un modo di vivere ? Auroville non è assolutamente una religione, in un certo senso vuole essere al di sopra e al di là di ogni concetto di religione verso una unificazione intesa come aspirazione al divino, come evoluzione verso la perfezione. Anche gli ispiratori e fondatori di Auroville, Sri Aurobindo e La Madre, espressamente specificarono che qui non ci sarebbero stati né religione né adorazione di qualsiasi sorta. Ancora, da http://www.auroville.org/thecity/matrimandir/mm_soul.htm “No alla religione“ “Che non diventi una religione” disse La Madre. “Il fallimento della religione è…perchè crea divisioni. Si vuole che i popoli siano religiosi ad esclusione di altre religioni, ed ogni ramo della conoscenza è stato un fallimento perchè è stato esclusivo e non inclusivo”. Quello che vuole la nuova consapevolezza (è su questo che si insiste) è: non più divisioni. Essere capaci di capire l’estremo spirituale, l’estremo materiale, e trovare il punto d’incontro, il punto dove diviene una vera forza.” Spero di avere dato qualche risposta elle tue curiosità, troverai molti altri materiali sul nostro sito web… e quando ne avrai voglia, puoi venire a vedere di persona quello che succede ad Auroville. Pace e luce Manohar Auroville, 21 maggio 2006 |
Ad Auroville c’è l’abitudine di conoscersi e chiamarsi solo per nome. La stessa guida del telefono e degli indirizzi e-mail riporta generalmente solo i nomi di battesimo o i nomi spirituali che alcuni si sono dati. Prima che arrivassi io, c’era un solo Luigi, un Aurovilliano di lunga data, di origine italiana, che occupa una posizione di grande importanza nella comunità ed è molto conosciuto. Il suo nome regnava sovrano e indisturbato. Contemporaneamente a me è arrivato un altro Luigi, e l’omonimia dei tre ha cominciato a creare non pochi casi di confusione e scambio di persona. Per facilitare la mia identificazione, ho cominciato ad utilizzare il mio pseudonimo “musicale” Bumshiva, che però, se andava bene per l’Europa, ho scoperto essere troppo fortemente caratterizzato per l’India. Qualche amico di grandi conoscenze sanscrite ha cominciato a studiare e suggerire qualche nome che più rispecchiasse la mia personalità o la mia aspirazione, ma naturalmente per me era difficile scegliere. |
E’ arrivata così la data del mio compleanno, il 4 settembre, occasione nella quale è concesso entrare a meditare nella stanza di Sri Aurobindo all’Ashram. E’ un momento di intensa ispirazione e commozione, in una giornata particolare ed importante in cui, secondo le parole della Madre, si è più aperti alla trasformazione e All’uscita dalla stanza di Sri Aurobindo, con ancora in mano i fiori e i regalini che l’Ashram offre in questo giorno, ho incontrato due amici italiani residenti da anni a Pondy e in grande familiarità con l’Ashram e gli ashramiti. Mi hanno offerto di andare a far visita a Bansidhar, ex-assistente di Sri Aurobindo, ormai novantottenne, fratello di Champaklal, a cui Mère aveva dato l’incarico e l’ispirazione di attribuire nomi spirituali. Ora è rimasto il solo ad avere questa ispirazione e questa responsabilità nell’Ashram. Siamo andati al primo piano di quelle stanze attinenti al Samadhi e Bansidhar ha accettato di ricevermi. Era là, sdraiato su un divano letto, la lunga barba, i capelli bianchi, una grande serenità nel viso e la mano destra che lentamente batteva un ritmo costante, quasi un mantra silenzioso del suo cuore. Da parte mia, devo confessare che ero abbastanza preoccupato: un nome nuovo che avrebbe potuto condizionare il mio futuro: se non mi fosse piaciuto, come avrei fatto a nascondere la delusione o il disappunto, con la trasparenza della mia espressione ? Comunque mi sono seduto accanto a lui, mi ha stretto la mano nella sua, abbiamo chiacchierato, mi ha chiesto un po' di me. Io naturalmente gli ho chiesto di Sri Aurobindo, intimidito ed emozionato di essere in contatto con una persona che a suo tempo aveva assistito e vissuto a stretto contatto con il maestro. A un certo punto si è fatto dare un taccuino ed una penna ed ha tracciato alcuni segni. Poi mi ha solennemente consegnato tra le mani un foglio. |
C’è scritto: To Manohar with Mother’s blessings. Mentre il nome già mi ronza in cerchio nella mente, gli chiedo il significato di questo nome, e Bansidhar mi spiega che è uno dei nomi di Krishna, e significa “la bellezza di Krishna mentre suona il flauto”... e la cosa bella e poetica è che, mentre mi dice questo, mima il gesto di Krishna che suona il flauto per le Gopi. Il mio cuore comincia a battere fortissimo per l’emozione: infatti la mia “frequentazione” con Krishna è datata fin dagli anni ‘60, quelli del Flower Power, quando vivevo a Londra e lavoravo in un laboratorio di luci psichedeliche e light shows chiamato Krishna Lights (le luci di Krishna), collegato al movimento degli Hare Krishna che cominciava a diffondersi a Londra e nell’occidente grazie agli insegnamenti dello Swami Bhaktivedanta Prabhupad e all’impegno di George Harrison e John Lennon. Nel 1969 avevo avuto l’opportunità di incontrare personalmente Prabhupad, andando a prenderlo all’aeroporto con George Harrison nella sua limousine ed accompagnandolo nelle varie interviste e poi nella villa fuori Londra di Lennon, che lo ospitava... Non perchè io fossi particolarmente importante, ma perchè con un mio collega di Krishna Lights stavamo filmando e registrando tutte la fasi della sua visita. Comprese le cerimonie di iniziazione e di matrimonio secondo il rituale hare krishna, che si erano svolte, in assenza di un tempio, nel campo da tennis coperto che John Lennon aveva messo a loro disposizione. Pur non essendo mai stato un seguace convinto degli Hare Krishna, mi immergevo volentieri nei canti interminabili del mantra, durante un lungo week-end in cui potei vivere anche l’emozione di festeggiare con gli Hare Krishna e con George Harrison il successo nelle classifiche discografiche del disco “Hare Krishna mantra” prodotto da George e che quella sera raggiunse il 7° posto nella classifica inglese Top of the Pops. Da allora Krishna è sempre stato per me un piacevole punto di riferimento, simboleggiante la musica del flauto che è la sua prerogativa, la sua bellezza bucolica e il suo ascendente sulle Gopi, le pastorelle che, insieme alla mucca, gli sono sempre vicine. |
Tutti questi pensieri, ricordi, sensazioni, in un lampo mi attraversavano la mente, mentre rimanevo senza parole contemplando la serenità di Bansidhar che aveva saputo leggere così a fondo nel mio cuore e nella mia storia... e comunque sono convinto che c’è un contatto che lega tutte queste cose, compreso il fatto che anche Sri Aurobindo era considerato da Mère una nuova incarnazione di Krishna.
Manohar, dunque, Manohar senza alcun dubbio. E’ il nome nuovo in cui mi rispecchio profondamente. In quella mattina di sole e luce all’Ashram, un nuovo episodio della mia vita cominciava e suggellava la mia recente scelta di vita di trasferirmi ad Auroville, la città del futuro. Non so più quanto tempo sono rimasto lì, non sarei andato più via, avevo stabilito uno strano contatto profondissimo con una persona che pochi minuti prima non conoscevo e che sembrava leggere a pieno agio dentro di me... Forse un piccolo spiraglio sull’esperienza che devono aver provato i fortunati che sono entrati in contatto con Mère o Sri Aurobindo quando erano in vita. La magia del momento è continuata per tutto il giorno e nei giorni successivi, con piccoli episodi significativi, come l’improvvisa fioritura, nel mio giardino, di un cespuglio di “Fiori di Krishna”, piantato da pochi mesi, che non aveva mai prodotto un fiore e che invece il mattino dopo mi ha rallegrato con ben 20 fiori del colore di Krishna. |
Grande sorpresa, una settimana dopo, nell’apprendere che il caro Bansidhar aveva serenamente lasciato il corpo mortale, lasciandomi questo bellissimo regalo che ormai porto sempre con me, probabilmente l’ultimo ad aver avuto la fortuna di incontrarlo e di vedersi assegnato un nome spirituale. Adesso sapete perchè mi fa piacere essere chiamato con il nome di Manohar, anche se certamente non ho rinnegato il mio nome di battesimo Luigi, anzi considero tutto ciò un arricchimento, per me e per gli altri che me ne chiedono il significato. Grazie di avermi seguito fin qui e di aver condiviso questo piccolo episodio della mia vita, sperando di non avervi annoiato. In pace e luce Manohar Auroville, 19 aprile 2006 Thunbergia Grandiflora La Luce di Krishna Nome dato dalla Madre
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A distanza di oltre un anno dal mio ultimo resoconto da Auroville, si può dire che ne è passata tanta di acqua sotto i ponti... acqua anche nel vero senso del termine... Basta ricordare lo tsunami, il 26 dicembre 2004, data memorabile di certo, ma abbastanza particolare per quanto riguarda la mia esperienza ad Auroville. Nel dicembre 2004, mi era stato offerto di occuparmi del sito web di Auroville e mi ero "tuffato" con entusiasmo nell'impresa, pur essendo completamente a digiuno, non solo di dreamweaver e di costruzione di siti web, ma addirittura dei sistemi microsoft, avendo sempre lavorato in ambiente macintosh. Mi avevano detto che il lavoro sarebbe stato abbastanza poco impegnativo: un aggiornamento settimanale con il News and Notes e qualche altro update, da preparare in due-tre giorni durante la settimana, e da "caricare" il sabato. Un lavoro dove non c'erano emergenze, visto che l'attualità si svolge su AVnet, il sito interno di Auroville, accessibile solo con password ai residenti aurovilliani... Dopo una ventina di giorni di training a marce forzate, il natale e il 26 dicembre, la mattina del 27 dicembre mi sono trovato per la prima volta,da solo, a gestire il web: ...altro che emergenza, il giorno dopo lo tsunami !!! Tutto il mondo chiedeva notizie, sia via e-mail naturalmente al webmaster, sia attraverso il sito, che da una media di 300-400 visite al giorno è balzato a oltre 3000 visitatori. Alle 11 del mattino mi sono affrettato a pubblicare nella home page un messaggio rassicurante sulla situazione di Auroville e alle 2 del pomeriggio, quando è finalmente arrivato un comunicato ufficiale, sono riuscito a pubblicarlo immediatamente, corredato addirittura da foto "esclusive" che mi sono fortunosamente procurato da un guest che si trovava proprio quel mattino a Repos (la nostra comunità-spiaggia) ed aveva fotografato gli effetti dell'onda. E' cominciato così un periodo frenetico per Auroville che si è particolarmente impegnata e distinta nell'aiuto alle popolazioni colpite, anche attraverso il web, con le raccolte di aiuti finanziari , nel coordinamento tra i vari gruppi di soccorso e organizzazioni, oltre che naturalmente nell'attività di documentazione, che comprende tutt’oggi centinaia di pagine, foto, rapporti, ecc. Auroville si è particolarmente prodigata nei soccorsi ed aiuti di tutti i tipi ai villaggi circostanti più colpiti. Già dal primo giorno era stata creata una tendopoli che ha ospitato centinaia di profughi a cui veniva offerto cibo ed un riparo. Nei giorni successivi, mentre si metteva in moto la campagna dei soccorsi e cominciava una raccolta di fondi che ha mobilitato tutto il mondo nella solidarietà, da Auroville chiunque era disponibile. Aurovilliani, newcomers, ospiti, turisti, intere scolaresche, tutti partecipavano al lavoro di sgombero dei detriti dalle spiagge, ed ai soccorsi sia materiali che spirituali ai paesi colpiti: generi di prima necessità, cibo, indumenti, attrezzi vari per la casa ed il lavoro, ma anche supporto psicologico con giochi per i ragazzi, articoli sportivi per distrarre i giovani dalla tragedia, materiale scolastico per gli studenti. La prima cosa che ci è stato richiesta dal governo indiano è stato quella di portare aiuti nel campo dell’educazione e del supporto scolastico. I nostri architetti hanno cominciato a preparare progetti per le nuove case e costruzioni per le zone colpite, mentre si cercava anche il modo di tenere occupate le popolazioni sopravvissute, quasi tutte famiglie di pescatori, impossibilitati per lungo tempo a praticare la pesca, sia per la distruzione delle barche, sia per il divieto di pesca nelle acque inquinate dal disastro e dai cadaveri. Ad Auroville si è immediatamente formato uno Tsunami Relief, la cui professionalità ed efficienza è stata elogiata a tutti i livelli, dal governo indiano all’Unesco. La disponibilità prestata da tutti è stata veramente incredibile. Ancora adesso prosegue l’attività con la gestione dei fondi pervenuti e la ricerca di inserimento nel lavoro dei tanti disoccupati del prima e dopo tsunami, spesso con lavori alternativi a quelli tradizionali e creativi, utilizzando materiali riciclati come carta, tessuti ed altri. Un emozionante effetto collaterale è stata la creazione di Tsunamika, una piccola bambolina fatta con ritagli di tessuti: è stata inventata dagli stilisti di Upasana, una unità artigianale di Auroville che disegna e produce tessuti ed abiti di ottima qualità. Utilizzando ritagli di tessuto, hanno insegnato alle donne dei villaggi colpiti a confezionare queste bamboline, alte 5-6 centimetri, utilizzabili come spillette, portachiavi, ciondoli, ecc. Queste bamboline sono state poi distribuite a migliaia, in regalo, come forma di ringraziamento per gli aiuti economici pervenuti da tutto il mondo dopo lo tsunami. Tsunamika è diventata popolarissima: a tutti piace indossarla. Alcuni giornali e riviste ne hanno ordinate in grandi quantità per regalarle ai loro lettori e arrivano ordinazioni da tutto il mondo.Tsunamika ha ricevuto un premio dal Governo indiano. Ormai gira il mondo e presto verrà presentata all’UNESCO e alle Nazioni Unite. Il tutto procura lavoro a centinaia di donne nei villaggi, e l’insegnamento e la lavorazione si allarga a macchia d’olio. Se lo tsunami è stata una sciagura che ha commosso e mobilitato il mondo intero con gli aiuti, bisogna pur dire che in India è tsunami tutti i giorni, nel senso che le necessità e le esigenze sono endemiche, la povertà è dappertutto specialmente nei villaggi. Il 90 per cento delle famiglie non riesce a far fronte alle spese di sostentamento, di abitazioni, di educazione scolastica dei figli, di medicinali e cure mediche. Non parliamo di eventuali imprevisti o disgrazie. L’intervento nei villaggi a seguito dello tsunami ha sensibilizzato particolarmente noi Aurovilliani sulle situazioni dei paesi che circondano, confinano e spesso si integrano con Auroville. Ultimamente è molto alto il dibattito sulla integrazione di Auroville con i villaggi Tamil e dei loro abitanti, e sbocciano iniziative di creazione di attività sociali, economiche, sportive e culturali che facilitino la mutua conoscenza e l’interscambio tra le varie culture presenti qui. Tutto ciò dovrebbe portare ad un maggior equilibrio tra le due culture e ad una più armonica integrazione tra gli Aurovilliani di origine occidentale o comunque non indiana e la cultura e lo stile di vita dei villaggi Tamil,che si presentano spesso e ancora tuttora come agglomerati di casupole di pastori, contadini o pescatori. Al momento attuale,questo è uno degli argomenti di maggior attenzione nei dibattiti aperti di Auroville. Manohar Auroville, 16 Marzo 2006 |
Sempre di più mi sono appassionato ed interessato al mantenimento attivo del sito web che, nel giro di un anno, è diventato una specie di rivista settimanale attraverso cui Auroville offre al mondo le sue informazioni, le foto, i servizi, gli aggiornamenti vari. Qualche pagina tra le più utili ed importanti viene anche tradotta in italiano e ultimamente la newsletter mi permette di stabilire un filo diretto con i visitatori del sito. Quest’ultimo, che si compone di oltre 1600 pagine che io stesso non conosco completamente (ogni tanto scopro qualche pagina che mi era sfuggita), viene pubblicato anche su CD rom in maniera da poterlo tranquillamente consultare off-line. Un CD-rom che è possibile reperire al Visitors centre, al Guests office e in qualche Boutique d'Auroville e che io stesso preparo con la collaborazione tecnica di Manoj, l'angelo custode del sito per quanto riguarda l'aspetto tecnico . Poi c'è la corrispondenza indirizzata al webmaster, con decine di messaggi al giorno con le richieste più svariate, a cui cerco di far fronte, spesso stabilendo un contatto diretto con l'interlocutore, sempre curioso di conoscere il più possibile su Auroville... Insomma un lavoro di comunicazione che mi interessa ed appaga molto e che è diventata la mia occupazione principale qui ad Auroville, sostituendo gradatamente il mio impegno con il vivaio dei giardini del Matrimandir. | |
Tutte le sezioni vengono regolarmente aggiornate ed arricchite: le gallerie fotografiche, la sezione artistica (ultimamente ben tre gallerie dedicate all’attività artistica di Anna Maria, Aurovilliana “di lungo corso”), ma anche le disposizioni per l’accesso al Matrimandir durante il lungo periodo di lavori in corso, gli aggiornamenti istituzionali e tutto quanto può interessare od essere utile a chi, come me una volta, pur vivendo lontano da Auroville, vuole sentirsi partecipe di questa esperienza e restare in contatto con quello che sta succedendo qui. Uno dei mezzi per restare in contatto con la vita di Auroville è anche la lettura del “News and Notes”, il notiziario settimanale di Auroville, che viene pubblicato regolarmente ogni settimana, il sabato, nella sezione “What’s new ?”, ed è “scaricabile in versione PDF.zip e stampabile o consultabile direttamente dal proprio computer. Stiamo cercando di tradurre in italiano, a poco a poco, tutte le pagine del sito, ed anche le notizie più importanti del “News & Notes”. Come dicevo infatti, Auroville cerca la partecipazione non soltanto dei residenti qui, ma anche dei tanti Aurovilliani in giro per il mondo, che si sentono legati a questo esperimento di valore planetario, e vogliono offrire il loro contributo di lavoro anche se lontani, anche se non hanno fatto la scelta rivoluzionaria di trasferirsi a vivere qui. Se 2000 circa sono gli Aurovilliani residenti , diverse decine di migliaia sono gli Aurovilliani nel cuore, che sono stati qui almeno una volta, che si sentono vicini alla visione di Sri Aurobindo e Mère ed agli ideali di questa comunità nel futuro. Auroville e gli Aurovilliani, a loro volta, hanno bisogno del supporto partecipativo di chi, vivendo all’esterno, vive con occhi più distaccati il progresso dell’esperimento, ed è magari in grado di offrire suggerimenti e spunti innovativi. La comunicazione insomma, è importante, una co-partecipazione da sviluppare a tutti i livelli. Manohar Auroville, 16 Marzo 2006 |
...Poi nella primavera scorsa Auroville mi riservava una nuova sorpresa, una nuova apertura, una nuova impresa di grande respiro... Proseguendo la piacevole consuetudine che per un certo periodo avevo seguito anche in Italia, sono diventato un assiduo frequentatore, la domenica mattina, delle letture collettive del poema Savitri, nei locali del Savitri Bhavan. Il Savitri Bhavan è un centro di studi dedicato a “Savitri” e alle tematiche che ruotano intorno al grande poema profetico scritto da Sri Aurobindo. Un complesso di edifici tuttora in costruzione. Al momento è già funzionante la biblioteca con una piccola sala conferenze, dove ci riuniamo la domenica mattina ed una sala esposizioni, inaugurata poco più di un anno fa, dove si svolgono esposizioni, mostre, conferenze ed altre attività, come il canto collettivo dell’OM e la meditazione collettiva del mattino. Il progetto del Savitri Bhavan prevede la costruzione di una serie di edifici atti ad ospitare molteplici attività sia per i residenti che per i visitatori. Il complesso più grande è ormai in fase avanzata di costruzione. Un gruppo di una ventina di persone, sotto la guida di Shraddavan, legge e commenta “Savitri”, che ad ogni lettura, specialmente collettiva, riserva nuove scoperte, nuove aperture, nuovi orizzonti... Io ne resto personalmente colpito ogni volta. |
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Tra parentesi, vi racconto la mia domenica mattina, che finalmente costituisce il mio più ampio spazio spirituale nella settimana: alle 8 meditazione collettiva nella comunità di Adventure, seguita dal canto collettivo dei bhajans, poi lettura collettiva di “Savitri”, quindi la mia visita settimanale preferita alla camera interna del Matrimandir. In quell'ora solitamente completamente deserta, con la visione della sfera di cristallo in esclusiva, senza i rumori esterni dei lavori in corso e, quando possibile, con il raggio del sole di mezzogiorno su di essa. |
Nel corso di queste letture di “Savitri”, ho appreso che esistono dei dipinti che ne illustrano i passaggi salienti. Questi sono stati realizzati da Huta, sotto l'ispirazione e la guida personale della Madre, agli inizi degli anni '50... Shraddavan mi ha proposto di preparare al computer uno slide-show, o una presentazione in power-point di questi dipinti, magari corredati con la voce della Madre che legge i passi a cui i dipinti sono ispirati. Per uno come me che si diletta a filmare documentari degli avvenimenti di Auroville per poi trasformarli in DVD, il passo è stato breve e la mia risposta immediata. Ho proposto di preparare dei DVD in cui, a ciascuno dei quadri, venisse abbinata la voce della Madre che legge il passo relativo, con in sottofondo la musica da lei stessa composta ed eseguita. Mi venne offerto di lavorare utilizzando delle riproduzioni fotografiche dei quadri, foto e diapositive trasformate digitalmente in CD-rom. Appena iniziato il lavoro però, dovetti notare che la qualità fotografica era pessima, e che in qualche caso c'erano persino delle discrepanze di colore. | |
Chiesi a questo punto di esaminare di persona i quadri per controllarne la fedeltà della riproduzione Huta fotografica e… Quale emozione nell'avere tra le mani queste opere ancora assorbite dell'energia di Mère e di Huta!...Scoprire la bellezza dei colori e delle sfumature, delle pennellate: una qualità assolutamente non paragonabile alle riproduzioni fotografiche disponibili ! Si rendeva necessario ri-fotografare in digitale tutte le tavolette dipinte, ed in questo caso ho avuto la fortuna di poter contare sulla collaborazione di Giorgio, un ottimo amico, fotografo professionista e molto bravo, anche lui Newcomer in Auroville parallelamente a me, che con entusiasmo si è prestato ad occuparsi di questo aspetto. Abbiamo organizzato un piccolo studio fotografico di fortuna all'interno del Savitri Bhavan. In una saletta dove sono archiviate le 456 tavolette dipinte da Huta, abbiamo pazientemente fotografato i dipinti in digitale, ad alta risoluzione e mettendoci tutta la professionalità di cui siamo stati capaci. Finito il lavoro fotografico, sono passato al lavoro di "composizione" dei filmati, che consiste: 1. "Restaurare" digitalmente con il programma Photoshop i quadri che mostrano i segni del tempo e dell'umidità tropicale e che riportano macchie più o meno estese di colore marroncino. Questo "restauro" deve però evitare di stravolgere i dipinti veri e propri. La difficoltà sta nel trovare l'equilibrio tra "restauro" ed "autenticità" del dipinto. 2. Abbinare ciascun dipinto alla voce della Madre che legge il passo relativo di “Savitri”, accompagnata dalla Sua stessa musica. La durata dell'esposizione del quadro è necessariamente vincolata alla durata della lettura... 3. Utilizzando un sistema chiamato effetto "Ken Burns", scorrere attraverso il quadro interpretandone il senso ed andando alla ricerca di particolari o di una "storia" all'interno del quadro stesso. 4. Infine, la "confezione" del tutto: titoli, dissolvenze, editing ed in conclusione la masterizzazione del lavoro in formato DVD, che ne permette la visione, sia canto per canto, ma anche la scelta di ciascun passaggio, e, tramite l'inserimento di una sezione contenente la semplice riproduzione fotografica, la possibilità di soffer-marsi tutto il tempo voluto su ciascun dipinto, rileggendo magari il testo con il proprio ritmo, traducendolo, meditandoci sopra. La presentazione del Canto Primo del Libro Primo è avvenuta nel salone del Savitri Bhavan il 15 agosto 2005, in corrispondenza dell'anniversario della nascita di Sri Aurobindo. La presentazione del Canto 2, particolarmente ispirato alla Madre, è avvenuta alla vigilia del compleanno di Mère, il 20 febbraio 2006. Al Canto 3 ci sto lavorando attualmente. Vorrei riuscire a proiettarlo in anteprima il 5 aprile, giorno dell'arrivo di Sri Aurobindo a Pondicherry… Manohar Auroville, 16 Marzo 2006 |
Newcomer - I miei primi giorni ad Auroville | ![]() |
5/11/04
…Sono arrivato esattamente una settimana fa, ed insieme a me è arrivato il monsone, con le sue piogge torrenziali ed incessanti, quali non se ne vedevano qui da 7 anni, pare. Oltre alla quasi impossibilità di muoversi, le piogge e la mancanza di sole portano anche l'interruzione dell'energia elettrica per la maggioranza delle residenze alimentate ad energia solare, ma anche le altre alimentate dalla corrente di rete non sono più allegre, in quanto anche quella viene meno; si salvano solo le situazioni equipaggiate con generatore autonomo, e non sono tante.
Quindi niente luci dopo il tramonto, si ritorna alle romantiche candele, niente internet, niente ricarica di telefonini, niente rasoio elettrico per quanto mi concerne, ecc.
Ma queste piogge sono così essenziali e vitali per Auroville che nessuno se ne lamenta, anche perché la temperatura si mantiene calda e il tutto porta una certa freschezza ed allegria.
Comunque da domenica la pioggia ci ha concesso una tregua, e ho potuto iniziare le procedure per essere accreditato come Newcomer in Auroville e residente a tempo indeterminato in India.
Proprio oggi ho ricevuto la mia tessera azzurra di Newcomer e quindi ora posso considerarmi ufficialmente Auroviliano ...in prova.
Con un preavviso di appena 48 ore, lunedì scorso, abbiamo ricevuto la visita del Presidente dell'India, in occasione della sua venuta a Pondicherry che festeggia il 50° anniversario dell’ Indipendenza.
Per tutto il giorno Auroville è stata invasa dal suo servizio di sicurezza, massiccio e capillare come è dovuto ad un capo di stato, ma comunque rispettoso e discreto nei confronti di Auroville. Infatti il presidente si è astenuto dal portare armi all'interno del Matrimandir, ma non ha rinunciato a far ispezionare la camera interna dai suoi cani, ai quali naturalmente sono stati fatti indossare i tradizionali calzettoni bianchi...
Di positivo c'è da dire che le strade sono state immediatamente migliorate, e sono spariti quei fastidiosi dossi anti-velocità. Il tutto è stato fatto a tempo di record tra sabato e domenica.
In sintesi, il Presidente è arrivato, ha tenuto un breve discorso alla Town Hall, ha visitato il Matrimandir e ne è stato molto toccato. Ha promesso di ritornare a breve scadenza per incontrare i bambini di Auroville e ... l'architetto della mirabile Opera ….
Ritornando alla mia avventura personale, devo dire che sono alloggiato nella comunità di Adventure, che si trova nella Green Belt (foresta verde), la zona verde che circonda Auroville, presso il villaggio Tamil di Edyanchavadi, ma a poca distanza dalla zona centrale di Auroville. E' una comunità composta da 12 persone di nazionalità inglese, svizzera, statunitense, olandese, australiana, tedesca, tamil ed ora italiana, tutti alloggiati in capsules, o capanne immerse nel verde, con cucina ed altri servizi in comune ed un forte spirito comunitario, nella tradizione più vera di Auroville.
Molti sono i momenti comunitari, a cominciare dalla meditazione mattutina, al lavoro comunitario settimanale nei campi, al canto collettivo dei bhajans (canti devozionali) due volte a settimana, allo sharing (condivisione psicologica) e alla riunione organizzativa settimanali.
Anche il pranzo e la cena sono momenti di incontro e di condivisione, e ciascuno di noi a turno si occupa delle varie mansioni pratiche.
Ciascuno di noi è poi impegnato in lavori o impegni vari anche all'esterno.
L'essere Newcomer comporta l’ impegno in un lavoro non retribuito a favore di Auroville ed io, oltre a ritornare al lavoro fisico nel Vivaio dei giardini del Matrimandir a cui attendevo già nel mio precedente soggiorno qui, sono ora determinato ad impegnarmi a fondo nel Progetto Arka, che certamente conoscete tutti e su cui desidero aggiornarvi.
Sono rimasto sorpreso dalla rapidità con cui questo progetto, nonostante qualche difficoltà, sta procedendo. Al momento l'edificio principale è quasi completato, come quasi completato è l'edificio degli appartamenti, due dei quali già abitati.
Da poche settimane è attivo il ristorante, già abbastanza frequentato anche se non ancora pubblicizzato, e la sala comunicazioni che ospita 5 postazioni internet e due linee telefoniche internazionali. Il tutto in un'atmosfera molto positiva, rilassata e piacevole.
C'è comunque molto lavoro da fare, in tutti i campi.
A me era stato richiesto di portare dall'Italia degli attrezzi da giardino, dei semi di verdure e legumi difficili da trovare qui. In assenza del giardiniere mi sa che dovrò occuparmene personalmente.
Di mia iniziativa ho portato in regalo un lettore di DVD nell'intento di fare del salone adibito a spettacoli, riunioni, mostre d'arte ecc. un ulteriore centro di aggregazione per Aurovilliani e non, programmando, per cominciare, non solo i filmati e le immagini da me girati recentemente sulle varie situazioni e manifestazioni di Auroville, ma anche filmati di genere musicale, e comunque films, ascolto collettivo di musica, registrata e dal vivo, insomma tante attività in qualche modo confacenti alla mia professione di…animatore e organizzatore musicale.
...Ma la sala riunioni è da completare e lo schermo o televisore, da collegare al DVD e da acquistare, come pure le sedie e gli altri elementi di arredo. (...)
Per ritornare a me stesso vi comunico una piccola soddisfazione personale: negli uffici dove vado e da altre parti si vede la pagina del calendario del Matrimandir relativa al mese in corso che riporta come immagine una foto da me scattata e rielaborata. Considero la cosa di ottimo auspicio per me, (spero) in questo momento in cui inizia una nuova fase della mia vita, una fase tanto desiderata ed attesa.
Con l'aiuto degli insegnamenti dei nostri Maestri, e l'affetto e le energie dei tanti amici come voi, spero di farcela... Almeno sto provando a dare il mio, per quanto modesto, contributo alla costruzione di quella che per me è la realizzazione più originale e positiva della nostra epoca: la città universale della pace, dello sviluppo ecologicamente sostenibile e del progresso materiale e spirituale collettivo, un esempio reale per il mondo intero e, auspicabilmente, il nucleo fondatore di una nuova umanità: Auroville.
Un abbraccio
In pace e Luce
Luigi
La Comunità di Adventure: dall’organizzazione allo Sharing | ![]() |
Adventure è una Comunità intenzionale, nel senso che raggruppa un numero di persone che hanno deciso di condividere uno spazio e un tempo sia fisico che spirituale.
È situata nella Green Belt di Auroville, la cintura verde dedicata al rimboschimento, all'agricoltura, al verde. Nonostante ciò è molto vicina al centro di Auroville, al Matrimandir, al Visitors' Center, alla Solar Kitchen ed è inoltre contigua al villaggio Tamil di Edyanchavadi, nonché alla Udavi School, la prima scuola di Auroville.
Viviamo in alloggi chiamati "capsule", abitazioni tradizionali di questa zona, fatte di legno con il tetto di foglie di palma o cocco, aperte ai quattro lati con portelloni triangolari e in qualche caso sollevate dal terreno, con la parte inferiore in muratura come la mia.
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Ogni abitazione è comunque differente dalle altre: alcune hanno il "dojo", la cucina o un laboratorio esterni, come anche i servizi. Sono tutte situate ad una certa distanza l’una dall'altra, ed essendo immerse nel verde sfuggono alla vista reciproca.
I servizi in comune sono: la cucina, un ufficio chiuso in muratura da cui ci colleghiamo ad internet con un sistema centralizzato e un dojo detto Ganesha. Qui ci riuniamo regolarmente per meditare insieme, cantare bhajans un paio di volte la settimana, tenere riunioni per organizzare i lavori e le decisioni comuni e fare il cosiddetto sharing settimanale.
Lo sharing, (in italiano condivisione), è un momento molto importante. Solitamente il giovedì sera dopo cena, alle 8, ci riuniamo nel dojo (una grande capanna di forma ottagonale aperta su tutti i lati) con al centro un piccolo mandala di fiori e candele, incenso, le foto dei Maestri, ma anche altre simbologie non solo indiane. Dopo una breve meditazione o concentrazione collettiva e il canto di un Om, cerchiamo di aprire i nostri cuori agli altri, partendo dagli avvenimenti della settimana, ma non necessariamente. Lo scopo è quello di comprendere e farci comprendere, aprendoci e condividendo le nostre sensazioni del momento, positive o negative, cercando di tirar fuori per noi e per gli altri ciò che tante volte tende a restare nel fondo...
E' una pratica che poche altre comunità fanno, anzi devo dire che proprio giovedì scorso, per la prima volta si è fatto una specie di sharing aperto anche ad altre comunità che lo avevano richiesto. Eravamo circa 25 persone, provenienti da 5 comunità diverse, di cui 4 aurovilliane: Adventure, Veritè, Evergreen, Creativity, ed una degli USA: una famiglia americana in visita ad Auroville. Naturalmente non siamo andati in profondità sul personale, piuttosto abbiamo esaminato l'idea di comunità intenzionale e le sfide che comporta questa scelta di convivenza e di condivisione. È stata una serata molto intensa. Tutte le fasce di età da 0 a 60 anni erano rappresentate (un neonato e due bambini alla fine si sono addormentati in mezzo al cerchio). Ci sono stati momenti di condivisione generale ed altri momenti di scambio a piccoli gruppi, sotto un cielo stellato da sogno che sembrava guidare le nostre ispirazioni. Un esperimento talmente riuscito che si è deciso di ripetere mensilmente...
Ecco, questa è una delle ragioni per cui scelgo di vivere qui. Mi sembra di essere il più possibile vicino allo spirito di Auroville e a quella tensione ideale e pratica che ha motivato la mia partenza.
La comunità è composta di un numero variabile di persone. Ufficialmente siamo una quindicina, ma attualmente è assente una coppia (lui inglese lei svizzera) in viaggio a Calcutta. I due figli di lei, 14 e 18 anni, che solitamente vivono qui, sono con il padre, sempre ad Auroville. C'è poi una coppia di Americani con al momento la figlia ventenne che ha vissuto per alcuni anni da bambina ad Auroville, ora frequenta l'università in USA ma rimarrà qui per sei mesi. Suo fratello arriverà stanotte dagli USA. Un'australiana che è stata tra i fondatori della comunità, da ragazza molto giovane, ora è un'infaticabile e bravissima organizzatrice. Ci sono ancora un tedesco temporaneamente ad Ampi ( una specie di selvaggia dependance di Adventure, un'isola di rocce in un fiume a 150 km da qui), un belga ed io che siamo in fase di integrazione nella comunità; poi un giovane tamil, una ragazza olandese che proprio oggi ha deciso di allontanarsi, un altro tedesco che sta facendo house sitting (curando l'abitazione) ed alcuni ospiti che si avvicendano, rimanendo almeno una settimana, se non più a lungo. Inoltre c'è sempre un certo numero di amici amiche, colleghi di lavoro, che condividono qualche pasto o si trattengono per breve tempo con qualcuno di noi. Il fatto di appartenere alla comunità non significa che si condivida tutto e si stia sempre tutti insieme; anzi c'è molta libertà ed indipendenza. Ai pasti naturalmente la cucina in comune incoraggia lo stare insieme. Il pranzo viene preparato da una ragazza Tamil con uno di noi a turno. Per la cena e per lavare i piatti ci si offre spontaneamente una volta alla settimana; diversamente ognuno si prepara da sé. Altro momento comunitario è il lavoro nei campi il martedì mattina. Tutti insieme adesso stiamo facendo un lavoro di rimboschimento sostituendo alberi che a causa della loro acidità erano negativi per il terreno, con altri più adatti a questo clima da "foresta tropicale asciutta". Ognuno ha comunque attività ed occupazioni personali che ci portano a star fuori ed a collaborare con lo sviluppo di Auroville in altre situazioni, ma sono frequenti gli scambi di opinione ed il confronto su tutto quello che ci accade intorno.
Finanziariamente la comunità si regge sulla coltivazione e la vendita dei cashew nuts, gli anacardi tipici di questa zona, per i quali al momento del raccolto vengono ingaggiati anche lavoratori Tamil, con il contributo finanziario dei guests. Io sono uno di questi che sono arrivato da poco e pago un contributo tipo affitto per occupare una casa che potrà diventare mia con un versamento una tantum per le infrastrutture e la casa stessa. Poi ognuno partecipa alle spese del cibo e a tutte le altre spese ordinarie o straordinarie. Oggi per esempio abbiamo deciso di comprare delle nuove batterie-accumulatori per l'energia elettrica che ci viene fornita dai pannelli solari; le compreremo a rate tassandoci tutti mensilmente. La comunità realizza insomma una convivenza organizzata che è qualcosa di particolare rispetto ad un qualsiasi condominio. Infatti convivono e collaborano persone provenienti dai paesi più disparati del globo, con età e background diversi... Eppure tutto è molto ragionato, sereno, in un certo senso "spirituale" anche se completamente "normale".
Naturalmente questa vicinanza e convivenza ci porta a confidarci e a conoscerci sempre di più, ad aiutarci ed a condividere i tanti momenti sia materiali che spirituali della giornata. Spesso ci accompagniamo in visita al Matrimandir, partecipiamo ai vari momenti culturali e artistici di Auroville secondo i nostri gusti personali o la disponibilità del momento.
Per me è un'esperienza nuova molto stimolante. E’ chiaro che in certi momenti è una sfida misurare la propria libertà con la libertà degli altri. E’ una famiglia allargata e sappiamo quali difficoltà si incontrano nelle famiglie ordinarie o tra coniugi, o tra piccoli gruppi di amici che hanno scelto di passare le ferie in campeggio insieme... Sappiamo quanto possano essere devastanti queste esperienze…
Invece per ora è tutto molto positivo ed è un continuo confronto con me stesso anche nel tipo di vita naturale, completamente all'aria aperta di giorno e di notte, nel sole, sotto la pioggia, nel buio punteggiato di stelle o inondato perfino nel letto dalla luce della luna, a diretto contatto con le piante, i fiori, i profumi, ma anche gli animali piccoli e grandi. E poi c’è l'atavica paura del buio addolcita sempre dalla luce delle candele, dai profumi degli incensi, con i momenti da dedicare alla cura del corpo (yoga e ginnastica) e dello spirito, con la concentrazione e la meditazione.
Finalmente sono in un ambiente naturale, e seguo la lettura giornaliera di Savitri, magari al tramonto nell'anfiteatro nei giardini del Matrimandir, al suono della musica di Sunil. Ecco alcune delle ragioni che mi hanno spinto a questa scelta e che quotidianamente fanno sì che io la rinnovi a me stesso. Con voi condivido tutto ciò, in modo da farvi sentire un po’ qui con me, sperando di comunicarvi la serenità e l’energia per affrontare le vostre sfide quotidiane della "civiltà occidentale”, dal momento che, anche voi, lo so, siete sensibili, alle motivazioni che mi hanno portato qui.
C'è una rana alla mie spalle che vi invia il suo saluto !
OM
Luigi
LE MIRABOLANTI AVVENTURE DI UN NEWCOMER AD AUROVILLE
Per diventare Aurovilliano, cioè cittadino residente di Auroville a tutti gli effetti, è necessario, dopo aver trascorso almeno tre mesi in Auroville come visitatore o ospite, chiedere un appuntamento con l'Entry Group, o Gruppo di accoglienza.
In una breve intervista, verificheranno la buona fede e la convinzione del "candidato" che, se accettato, dovrà ritornare comunque in patria ed attendere una "Lettera di presentazione" da parte dell'Entry Group stesso per il Consolato o l' Ambasciata indiana del suo paese, che a questo punto concederà, invece del visto turistico della durata massima di 6 mesi, un visto come "Lavoratore volontario onorario" della durata di un anno rinnovabile.
A questo punto, il volenteroso newcomer ritorna ad Auroville munito di questo visto, e comincia la lunga ed avventurosa procedura: prima di tutto burocratica, per ottenere un certificato di residenza temporanea in India, poi pratica, come trovare un alloggio abbastanza stabile, un mezzo di locomozione, eccetera.
Finalmente comincia il periodo di Newcomer: già è stata una decisione difficile abbandonare affetti, comodità, inquinamento e stress del mondo occidentale, ora devi integrarti in Auroville, trovarti un lavoro, corrispondere il più possibile agli ideali di Sri Aurobindo e Mère e di questa città del futuro, insomma vivere due anni "in prova", per te e per gli altri, e specialmente per l'Entry group che può in qualsiasi momento revocare la sua raccomandazione per il visto...è raro, ma succede...
Solitamente a ciascun Newcomer viene fornito un "Angelo custode", una contact person che aiuta ad inserirsi, in questo momento anche qui gli angeli custodi scarseggiano, ed io devo cavarmela da me... ma come sapete ho un'intera comunità di Adventure che si prende cura di me, ed inoltre mi sento anche "fin troppo" integrato qualche volta.
E' essenziale svolgere un lavoro o un'attività utile alla collettività, e per almeno i primi due anni, non retribuito.
Dalla scorsa volta che ero arrivato ad Auroville, avevo deciso che finalmente, in quanto a lavoro, avrei applicato il principio di abbinare il lavoro manuale al lavoro intellettuale, ed avevo chiesto ed ottenuto di lavorare mezza giornata nella Nursery del Matrimandir, il vivaio dove vengono selezionati e propagati i fiori e le piante che vanno ed andranno a formare i giardini del Matrimandir stesso.
La volta scorsa avevo lavorato nella sezione delle orchidee, avevo anche girato delle bellissime riprese e foto di fiori, che ora sono diventati un filmato in DVD di circa un'ora.
Naturalmente anche questa volta sono stato entusiasticamente accolto a ritornare a far parte del team, anche perchè c'è molto più lavoro: vengono infatti progettati i 12 giardini a tema che, come degli spicchi o dei petali, circonderanno il Matrimandir stesso: ognuno dei giardini verterà su un tema prefissato da Mère, come "Consapevolezza" (Consciousness), "Luce" (Light), "Esistenza" (Existence), "Vita" (Life), "Bliss" (Grazia), "Armonia" ecc. e conterrà un certo numero di fiori e piante coerenti con il tema,
secondo i significati simbolici che Mère stessa assegnò a ciascun fiore.
Da anni si stanno preparando, da una parte i disegni e i progetti per i vari giardini, dall'altro, all'interno della Nursery, le piante stesse, alcune delle quali, come gli hibiscus, le plumaria ed altre, sono necessarie in grandi quantità, e differenti colori, alcune varietà rintracciabili solo qui nella Nursery stessa.
Ognuno di questi giardini conterrà una varietà di piante dai 50 ai 100 tipi diversi: è necessario quindi preparare un elenco, una specie di database, contenente tutti questi fiori, con il numero con cui appaiono nella catalogazione fatta da Mère, il nome simbolico che ad essi Mère stessa aveva dato, il nome botanico, il colore, l'altezza e grandezza della pianta, la stagione di fioritura, le necessità climatiche ottimali (sole, ombra, umido, secco) , la disponibilità e reperibilità nella Nursey, insomma tutte le notizie che permettano anche a un non botanico di proporre la propria interpretazione del giardino, come infatti sta avvenendo. Essendo perlomeno familiare con un computer, ed in possesso di un laptop, mi è stato subito offerto di occuparmi di questi elenchi, e naturalmente ho accettato con entusiasmo, per rendermi utile con qualcosa che so fare, anche se così veniva scavalcata l'idea di svolgere lavoro manuale... il mio progetto era comunque di aiutare con il lavoro manuale al mattino, e dedicarmi al lavoro di computer, che non deve essere svolto necessariamente "sul campo" al pomeriggio.
Ma Auroville è piena di sorprese, veramente straordinaria... e ne aveva una grossa in serbo per me. Nel frattempo si è sparsa un pò la voce dei miei lavori di editing al computer dei filmati che avevo girato proprio qui, quindi questa famigliarità artistica con il computer, ed improvvisamente, non so come, visto che era necessaria una persona a sostituire uno dei webmaster del sito web di
Auroville, mi è stato offerto di farlo !
Va detto a questo punto che, nel momento in cui, tre anni fa, mi ero "ricordato" dell'esistenza di Auroville, ne avevo cercato informazioni tramite internet, e la prima cosa che avevo trovato era proprio il sito web www.Auroville.org che era ed è veramente molto esauriente, completo e pieno di informazioni, quindi un'offerta del genere è stata per me una specie di grosso regalo ed una grandissima occasione per rendermi utile, anche in questo caso, alla comunità e alla comunicazione della sua immagine al mondo,
e allo stesso tempo, di imparare ed approfondire la mia conoscenza delle varie componenti della comunità stessa, visto che tutte le informazioni passano di là.
Però... c'è da dire che ero completamente a digiuno di tutti gli aspetti tecnici di un sito web, di linguaggio html, di programmazione con il programma Dreamweaver, addirittura del sistema windows-word, visto che ho sempre utilizzato sistema apple macintosh...
Non importa, armato di tanta buona volontà e sprezzo del pericolo, mi sono buttato in una full immersion, per imparare il più possibile, negli ultimi 10 giorni di permanenza della persona che dovrò sostituire a partire dal 20 dicembre ! sono stati (e lo sono tuttora) 10 giorni di tensione, di stress, di incubi, una vera sfida contro il tempo e le mie possibilità di apprendimento veloce, con il timore di non essere all'altezza della situazione, insomma la paura degli "esami che non finiscono mai"...
Tutto questo senza tralasciare il lavoro per la Nursery, che naturalmente è altrettanto urgente ed importante... e ad aggiungere la ciliegina su questa nutritissima torta, la gratificazione di aver risvegliato l'entusiasmo di alcuni "addetti ai lavori" con i miei filmati, che verranno utilizzati e mostrati in occasione del Meeting delle rappresentanze internazionali di Auroville, AVI International che si svolgerà proprio qui in gennaio, e la conseguente richiesta di ulteriori editing, copie "su misura", eccetera... anche questo molto entusiasmante, ma...troppa grazia, tutto insieme !
A un certo punto mi sono chiesto se è veramente questo il mio karma yoga, visto che effettivamente tutte queste attività mi entusiasmano e mi appassionano, ma mi stanno costringendo ad un ritmo frenetico, più che nel mondo occidentale,... ed ero venuto qui anche per avere dei tempi più rilassati, più tempo da dedicare al corpo e allo spirito...!
Credete che abbia sospeso i miei corsi di yoga, la mie meditazioni al Matrimandir e all'anfiteatro al tramonto con la musica di Sunil il giovedì, la cura delle piante che ho appena trapiantato nel mio nuovo giardino, la partecipazione alla vita comunitaria, la mia vita di relazione anche con voi che pazientemente ed affettuosamente leggete i miei racconti di vita quotidiana ?
No di certo !!! forse la giornata si è allungata, forse l'energia di Auroville permette queste ed altre cose, insomma mi sembra di riuscire a far fronte a tutto e la cosa mi dà molta soddisfazione, oltre naturalmente a farmi sentire utile, e riuscire a farlo qui ad Auroville, per e con gli Auroviliani, è un altro avverarsi di un sogno, di quel sogno che ci ha portato e ci tiene qui.
...E tutto ciò prima ancora che il mio nome sia stato pubblicamente annunciato come Newcomer sul News and Notes, il giornale settimanale di Auroville.
...Vorrà dire che sarò io stesso a pubblicare la notizia, quando arriverà la comunicazione "ufficiale" dall'Entry Group, visto che uno dei miei compiti dalla prossima settimana sarà proprio di pubblicare "on line", tra le altre notizie e pagine web, anche il News and Notes, appunto !
Luigi
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