Mahasaraswati
IV° Potere
Mahasaraswati
Mahasaraswati in una rappresentazione tradizionale indiana

Mahasaraswati è la potenza di lavoro della Madre, il suo spirito di perfezione e di ordine. La più giovane delle quattro, è la più esperta in capacità di esecuzione e la più vicina alla natura fisica. Se Maheshwari traccia le grandi linee delle forze mondiali, Mahakali ne mette in funzione le energie e gli impulsi, e Mahalakshmi rivela i loro ritmi e le loro misure, Mahasaraswati presiede al dettaglio della loro organizzazione e della loro esecuzione, alla relazione delle parti tra loro, alla combinazione efficace delle forze ed all'esattezza infallibile del risultato e del compimento. La scienza, l'arte e la tecnica sono della competenza di Mahasaraswati. Essa contiene nella sua natura e può sempre dare ai prescelti, la conoscenza intima e precisa, l'acutezza, la pazienza, l'esattezza dello spirito intuitivo e della mano cosciente, e lo sguardo penetrante del lavoratore perfetto. Questa Potenza è la costruttrice vigorosa, instancabile, accurata ed efficace, l'organizzatrice, l'amministratrice, la tecnica, l'artigiana e la classificatrice dei mondi. Quando intraprende la trasformazione e la ricostruzione della natura, la sua azione è laboriosa e minuziosa e, spesso, sembra lenta ed interminabile alla nostra impazienza; ma Essa è persistente, integrale e senza difetto. Giacché la sua volontà nel lavoro è scrupolosa, vigilante ed instancabile ; inclinandosi su di noi, vede e tocca ogni dettaglio, scopre ogni infimo difetto, ogni lacuna, ogni perversione od imperfezione, considera e pesa esattamente tutto ciò che è stato fatto e tutto ciò che resta ancora da fare. Nulla è in apparenza troppo triviale per la sua attenzione ; nulla può sfuggirle, per quanto impalpabile, mascherato o nascosto esso sia. Formando e riformando, elabora ogni elemento sino a portarlo alla forma veritiera, messo al proprio posto nell'insieme affinché compia il suo scopo preciso. Nella sua costante e diligente organizzazione delle cose, il suo sguardo è contemporaneamente su tutti i bisogni e sulla maniera di far fronte ad essi, la sua intuizione sa ciò che deve essere scelto e ciò che deve essere respinto, e determina con successo lo strumento adatto, il tempo adatto, le condizioni adatte e l'operazione adatta. Ha in orrore l'indifferenza, la negligenza e la pigrizia, il lavoro fatto in fretta, inconsiderato ed equivoco, l'inettitudine, il "presso a poco", il fallimento, l'adattamento falso, il cattivo impiego degli strumenti e delle facoltà ; ed il lasciare un lavoro non eseguito o eseguito a metà è penoso ed estraneo alla sua natura. Quando il suo lavoro è terminato, nulla è stato dimenticato, mal postò, omesso o lasciato in condizioni difettose, tutto è solido, preciso, completo, ammirevole. Nulla che sia meno di una perfetta perfezione può soddisfarla, ed è pronta ad affrontare un' eternità di fatica, se fosse necessario alla pienezza della sua creazione. Per ciò, tra tutti i poteri della Madre, Mahasaraswati è la più longanime con l'uomo e le sue innumerevoli imperfezioni. Dolce, sorridente, vicina e soccorrevole, non si allontana né si scoraggia facilmente, persiste persino dopo l'insuccesso ripetuto, la sua mano sostiene ciascuno dei nostri passi a condizione che siano retti, sinceri o che non abbiano che una volontà, poiché essa non tollera alcuna duplicità, e la sua ironia rivelatrice è inesorabile per il dramma, la commedia, l'illusione e la pretesa. Una madre per i nostri bisogni, un'amica nelle nostre difficoltà, un consigliere ed un mentore costante e tranquillo, che dissipa col suo splendente sorriso le nubi di tristezza, di cattivo umore e di depressione, rammentando senza posa l'aiuto sempre presente, additando l'eterna chiarezza del sole, ferma, calma e perseverante nello slancio profondo e continuo che ci spinge verso l'integralità della natura superiore. Tutto il lavoro degli altri poteri dipende da Lei per la sua perfezione, assicurandone essa la base materiale, elaborandone i dettagli, erigendo e ribadendo l'armatura della costruzione.

Fine del IV° potere