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I fiori e la loro anima
 
LA MADRE E I SUOI FIORI

"Guarda! Ci sono fiori e benedizioni! C'è il sorriso dell'Amore divino! Esso è senza preferenze ed avversioni. Scaturisce per tutti in un generoso flusso e mai riprende a se e suoi meravigliosi doni!"

La Madre



I fiori: l’anima della Natura.

Scriveva nel XVI secolo lo studioso Agrippa nel suo De occulta philosophia:

“Ogni virtù delle erbe, delle pietre, dei metalli e di tutte le altre cose proviene in primo luogo dagli Dei, poi dalle intelligenze che presiedono ai cieli, poi dai cieli che dispongono la materia, poi dalle disposizioni degli elementi secondo gli influssi dei cieli.... Di conseguenza, la virtù si trova sì in ciascuna erba ed in ciascuna pietra, ma in misura ben maggiore nelle stelle e nelle intelligenze e soprattutto nella Causa suprema, verso la quale tutte le cose cospirano in un loro armonioso concerto.... Certe proprietà si trovano nelle cose soltanto in vita, altre permangono anche dopo la morte.... Così nelle erbe e nelle piante strappate e disseccate opera la medesima virtù infusa un tempo dall’Idea”

L’Idea, il frutto della Coscienza suprema. La natura stessa di questa Coscienza è quindi infusa in ogni cosa. La Natura allora può essere ed è un’ espressione concreta dell’Idea generata nella Coscienza suprema. Noi guardiamo ad essa con l’occhio fisico e ci appare quello che è : mater o matrigna, buona o crudele, meravigliosa e amica o dal mistero che incute timore. Ebbene possiamo imparare ad osservare il mondo anche con il nostro “ occhio interiore” ossia con “ l’occhio dell’anima”. Questo è possibile se noi capiamo che la Natura e una sorta di “territorio di scambio” dove le essenze divine della creazione si convertono in materia viva e irradiante, ove l’Idea prende concretezza pur restando celata.

In realtà non appena vi è un insieme di vita organica, l’elemento vitale emerge prepotente nelle piante attraverso il senso della bellezza e la forza per la ricerca della luce e dell’amore per la vita. Ancor prima dell’uomo le piante già portavano dentro un inizio elementare di vibrazione d’anima o psichica, non individualizzata come nell’ uomo certo, ma neutra e spontanea così come il creatore l’aveva insufflata. E’ attraverso la fioritura che questa vibrazione cosciente si manifesta rendendosi evidente.

Questo movimento d’amore, che non è limitato agli esseri umani, è diffuso quindi anche nel mondo naturale, in forma forse meno comprensibile, ma in modo molto appariscente. Esso crea un sentimento ascendente della terra verso il cielo che sale attraverso tutte le piante, con lo scorrere da basso verso l’alto della loro linfa vitale, con l’allungare ed innalzare continuamente i loro rami, spiegare le loro foglie, aprire i loro fiori al sole della vita.

Il sole naturalmente è il simbolo della Coscienza suprema, la luce manifestazione vibratoria del Divino. Vi è quindi nella Natura un elemento vitale, che cerca la vita come manifestazione della coscienza e lotta per essa, questo elemento sottile e vibrante si concretizza manifestandosi attraverso i fiori. Questo elemento oppone alla crudezza delle leggi naturali una bellezza d’infinita varietà dei fiori, la loro dolcezza, l’incredibile raffinatezza e ricchezza di forma e colori, quasi un inno, un richiamo costante a quella luce, quell’amore che li ha creati, che si portano dentro come intima anima. Ed è proprio l’anima il nucleo lucente e vibrante intorno al quale la concretezza di un fiore si forma e vive. I fiori infatti possiamo considerarli come la manifestazione dell’anima del regno vegetale. L’anima, scintilla luminosa intimamente celata ma potentemente presente in tutto ciò che esiste. La nota vibratoria e luminosa che tende la corda della vita ricordando al suo ospite la propria origine divina.

I fiori sono uno strumento con cui la natura, oltre ad elevare la propria preghiera al suo creatore, suggerisce all’uomo il senso della bellezza, dell’armonia, della grazia, della ricchezza espressiva, che sono qualità della loro origine divina. Essi attraggono con la vibrazione della loro anima per similarità l’anima degli uomini, in un costante stimolo all’innalzamento verso il Divino creatore comune, e alla scoperta di se stessi.

La Madre, come sappiamo, sin da bambina ebbe, grazie alla sua forte sensibilità, uno stretto rapporto percettivo con la vibrazione animico-vitale del mondo vegetale. Essa sentiva la “vibrazione cosciente” delle piante e di loro fiori. E durante il corso della sua vita riuscì ad esprimere e descriverne il messaggio che questi esseri vegetali emanano. Da questa ricerca della Madre emerge una enorme ricchezza di significati, tutti tesi a spingere, suggerire, incitare ed elevare l’essere umano alla ricerca del bene, delle realtà elevanti la nostra limitata, dolorosa condizione umana. Scopre così che la Natura , da freddo meccanismo di riproduzione delle specie, è “viva” e sente, ci sente attraverso le sue verdi creature, e parla a noi continuamente senza posa, comunicandoci la sua gioia di vivere, il suo coraggio e la sua forza, il suo amore per il Divino.

Nei colori sgargianti o delicati, nelle forme particolari e bellissime, nei profumi inebrianti la Madre ha scoperto e tradotto un complesso ed evoluto linguaggio. Fiori che esprimono significati come “Il Futuro” ( Salice) , “Resistenza” ( Zinnia ), “ Amore divino ( Melograno ) ,“ L’amore per il Divino ( Rosa) sono continui insegnamenti che sono là in un dialogo continuamente aperto se solo abbiamo l’umiltà ed il sufficiente silenzio interiore per ascoltarlo.

Nel mondo vegetale sono in fondo descritte minuziosamente e riccamente le meraviglie del Divino creatore, e l’ inesauribile quantità e varietà di forme viventi è un mezzo con cui Egli vuole comunicare con noi, resta a noi decidere se vogliamo accettare il dialogo e comunicare con Lui.


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